Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Martin Heidegger
Quale Seneca per il Novecento
Seneca, sottovalutato da Hegel e Nietzsche, viene riscoperto dai filosofi spagnoli del Novecento, in particolare la Zambrano, che ne fa il simbolo della “rassegnazione” come accettazione eroica della vita; ma anche da Heidegger, che cita la lettera 124, 14 in un passo fondamentale di Essere e tempo incentrato sul concetto di “cura” (§ 42), dimostrando la portata non solo etica, ma anche ontologica del suo pensiero. Infine, Jose Bergamin, che pone l’accento sull'”umanesimo tragico” di Seneca, ci mostra quanto questo pensatore possa ancora insegnarci
‘Circolarità virtuosa’ e ‘virtù crudele’: per una pragmatica relazionale nel De beneficiis di Seneca
S. rappresenta la reciprocità del dare e dell’accipere come una circolarità iconicizzata dal mito delle Grazie e contrapposta alla finzione crudele della virtù derivata da una volontà simulata che trasforma il beneficio in iniuria
Seneca e Heidegger
parallelismi tra il pensiero di S. e quello di M. Heidegger in Sein und Zeit (1927); esame di tre temi fondamentali: morte (unica certezza dell’uomo), temporalità (caratteristica dell’esistenza umana), opposizione tra vita non autentica (influenzata dal mondo esterno) e vera vita (in grado di dominare il mondo)